BESLAN, UN BAMBINO, UNA BAMBINA
Mi cercavano le mani
della Morte Mostro
con le unghie lunghe
mi urlavano a Beslan
- di chi sono queste mani? -
- mi vogliono strappare,
ce n'è una che mi viene
più vicino, mi vuole
conficcare un'unghia dentro
e altre mani attorno a me
si allungano, mi sparano,
uccidono Alena e Jakob.
Poi è venuta lenta
nel letto d'ospedale su di me
la mano di chi si chiama Putin
(lo so chi è ma anche non lo so),
mi sfiora sulla spalla
mi volto con lo sguardo
contro il muro, mi vuole
consolare, è nero e freddo,
non mi parla, è morto?
Dove ti sei nascosto?
mio caro amico albero
che mi accoglievi sopra
i rami tuoi sicuri
quando giocavo a fare
il nido nelle foglie che accarezzano?
Dov'è che sei adesso, tu
che mi prendevi anche
dentro la tua ombra
a riposarmi vivo?
Con le tue mani vere
mio albero leggero
me lo prometti che
resterai per sempre
amico mio, davvero?!